Cefalea cervicogenica come curarla

La cefalea cervicogenica è una cefalea secondaria causata da problemi di mobilità o postura del rachide cervicale. E’ la forma di cefalea secondaria più diffusa al mondo ed ha 4 caratteristiche fondamentali:

  1. ridotta mobilità delle articolazioni del rachide cervicale superiore (prima, seconda e terza vertebra).
  2. tensioni da “mal-adattamento” dei muscoli del rachide cervicale e toracico.
  3. presenza di aree miofasciali alterate (trigger point area) all’interno di muscoli specifici.
  4. alterazioni del controllo neuro-motorio cervicale e toracico (cioè del modo in cui si attivano e coordinano i muscoli).

Nella cefalea cervicogenica o “mal di testa cervicale” viene generalmente coinvolta l’area suboccipitale dove ci sono le articolazioni delle prime 3 vertebre cervicali. Anche segmenti cervicali inferiori possono contribuire alla sua genesi e sviluppo.

Ad esempio la giunzione cervico-toracica, cioè dove finisce la cervicale e inizia il rachide toracico e dove si forma la famosa “gobba” . La mobilità di questa area è fondamentale per l’ottima funzionalità cervicale e anche della spalla e a questo livello troviamo muscoli fondamentali che agiscono sulla cervicale.

Le cefalee secondarie sono quelle forme di mal di testa che risultano da una causa identificabile come ad esempio:
  • rigidità dei muscoli o delle articolazioni del collo o della testa
  • traumi del collo o alla testa
  • infezioni
  • disordini della mandibola o del cranio
  • patologie specifiche.

I dolore cervicale o “neck pain” è al primo posto nella classifica mondiale delle cause di disabilità funzionale e lavorativa insieme al mal di schiena. Per dolore cervicale si intende quel quadro clinico complesso che coinvolge la cervicale (ma anche la testa e il torace) caratterizzato da sintomi e disordini, cioè disfunzioni di movimento, che affliggono ogni essere umano, in diversi momenti della vita. I problemi o disordini cervicali sono una delle cause più comuni di richiesta di cure, di assenze lavorative, di aumento costi sociali e di altre conseguenze sociali importanti.

Sebbene molti episodi possano risolversi anche spontaneamente, il 50% delle persone che hanno avuto un attacco acuto di dolore cervicale continuerà ad avere problemi e recidive. I dolori e i disordini cervicali hanno una natura ricorrente. Ritornano sempre e se non si previene nel modo giusto, faranno male come prima o peggio!

I problemi cervicali possono essere causa di mal di testa o accompagnare altre forme di cefalea. Oltre il 70% delle persone con emicrania senz’aura e il 90% di quelle con emicrania e cefalea di tipo tensivo croniche hanno dolori cervicali insieme al mal di testa.


Cefalea Cervicogenica: cause

La cefalea cervicogenica ha origine da cause di natura neuro-muscolo-scheletrica:
  • traumi al collo o alla testa (per esempio colpo di frusta),
  • posture prolungate e svantaggiose che stressano la capacità di tenuta dei muscoli e delle articolazioni del collo,
  • movimenti improvvisi del collo o della testa,
  • gestualità lavorative eccessive o inconsuete,
  • sovraccarichi da attività sportiva o lavorativa intensa,
  • tutto ciò che può determinare uno stress meccanico o “stiramento” eccessivo o inusuale di nervi. muscoli e componenti articolari a livello cervicale.

Cefalea Cervicogenica: prevalenza

La cefalea cervicogenica rappresenta il 15-20% di tutti i mal di testa benigni ricorrenti, con una prevalenza che va dal 0.4% fino all’ 80% nei centri specializzati dove tale forma viene considerata e valutata.

Il rapporto donne/uomini è 4:1 cioè le donne hanno 4 volte in più degli uomini la possibilità di essere vittime di questo problema.

Il 50% delle cefalee post trauma cervicale (da colpo di frusta) sono cefalee cervicogeniche.


Cefalea Cervicogenica: sintomi e segni

La cefalea cervicogenica presenta caratteristiche sintomatologiche comuni anche ad altre forme di cefalea e per questo motivo spesso viene confusa o completamente ignorata.

La cefalea cervicogenica ha 7 sintomi e segni clinici caratteristici:

  1. dolore unilaterale che non cambia lato (e in questo assomiglia all’emicrania senz’aura per esempio), di tipo pressorio o trafittivo, raramente pulsante;
  2. il mal di testa ha uno sviluppo postero-anteriore cioè comincia dal collo o dall’area sub-occipitale o sotto-nucale e sale fino ad arrivare sul vertice della testa o sulle tempie o sull’occhio (area fronto-orbitaria): anche in questo può assomigliare all’emicrania; 
  3. sintomi sono provocati da movimenti del collo o posture prolungate che sovraccaricano e stressano in modo eccessivo i muscoli e le articolazioni del collo;
  4. i sintomi possono comparire la mattina, generalmente non si associano a fotobia o fonofobia (come l’emicrania) e la nausea può essere presente;
  5. le persone che soffrono di questo mal di testa hanno sintomi di intensità moderata e severa con andamento fluttuante e possono anche lamentare dolori e rigidità alle articolazioni temporo-mandibolari;
  6. può essere presente dolore che si diffonde alle spalle e al braccio fino alla mano;
  7. la palpazione manuale è provocativa, cioè la stimolazione manuale di certi muscolari e delle articolazioni vertebrali (prima, seconda e terza vertebra cervicale) riproduce o modifica i sintomi del mal di testa e conferma la “causa cervicale”.

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